Posted on Nov 2, 2023
Fa specie, con tutto quello che succede, parlare della morte con tono faceto; però è il giorno dei morti, perciò penso alla morte e sono una persona poco seria; o meglio, penso a ciò che mi lascierò dietro: la mia salma, il mio materiale biologico; nel seguito: il mio bio.
Dal 2020 è in vigore la legge che rende possibile donare il proprio bio alla scienza; vorrei aderire; mi sto informando su come e dove compilare le disposizioni anticipate di trattamento. È un progetto a cui penso da tempo (see Oct 31 in Marco’s 2017 Weblog).
Occorre un po’ di apertura mentale; piú ci penso, piú la mia mente si apre; cose che mi andrebbero bene (brivido! orrore! raccapriccio!):
cose che non mi andrebbero bene:
ci devo pensare:
La normativa vigente è molto meno fantasiosa; è giusto che ci siano limiti per l’igiene pubblica, per evitare incresciosi casi di necrofagia e necrofilia, eccetera; altri limiti non sono cosí giusti; almeno secondo me.
Mi sarebbe piaciuto presentare le mie scelte attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale; ovviamente non è possibile. Sembra che la banca dati nazionale non sia accessibile, per esempio, dal medico necroscopo allo scopo di eseguire le disposizioni del defunto; non c’è indipendenza nella gestione delle proprie volontà, come invece c’è, per esempio, nella donazione degli organi (o almeno cosí ho capito).
Ciò mi pone un ostacolo: per fare l’estrema donazione occorre nominare un fiduciario che, dopo la propria morte, si incarichi di informare le autorità competenti e dare avvio alla procedura; no fiduciario, no donazione; se non hai, non sei; non ho proprio idea di chi potrebbe essere il mio fiduciario; cioè qualcuno che probabilmente mi sopravviva, a cui importi delle mie volontà e che sia lí quando morirò; anche prima della mia dipartita: di sicuro non potrò dirglielo dopo! Nell’era dell’information at your fingertips devo subire questa mortificazione? Spero che in futuro le cose cambino: con questo stato delle cose è il fiduciario a decidere, non il diretto interessato! Non mi sta bene.
Ho compilato il questionario del censimento permanente; alla domanda “quanto si ritiene soddisfatto della sua vita?” non c’era l’opzione “vaffanculo!”. Non c’erano neanche le domande “sei soddisfatto del fine–vita?” e “sei soddisfatto del dopo–vita?”; per qualche motivo queste sono domande politiche e quindi non hanno spazio in un censimento. Ha! Ha!