Finanza personale, parte 2

Posted on Dec 9, 2023
Edited on Dec 11, 2023

Non riesco a togliermi dalla testa il ragionamento che ho iniziato ieri, Finanza personale, parte 1. È un ragionamento ancora in corso, perché ponendo il problema nei termini che mi interessano non ho una vera soluzione; è anche difficile cambiare idea. Ci sono tante idee da ricordare e mi vengono in mente in ordine sparso. Ho due problemi:

  1. le banche centrali hanno alzato i tassi di interesse sotto il loro controllo; ciò ha provocato una perdita di valore per le quotazioni delle obbligazioni, sia “sciolte” che in fondi come gli etf obbligazionari;
  2. io sono stato convinto per anni che fosse possibile costruire un portafoglio titoli sufficientemente ben allocato con solo due etf: uno azionario globale, l’altro obbligazionario globale; le quote degli etf obbligazionari hanno perso molto valore in borsa, mettendo in crisi la mia convinzione: il ruolo delle obbligazioni è proprio quello di stabilizzare in valore con minori oscillazioni.

Ho anche altre idee, che però non considero in questo scritto:

Tra il 2019 e il 2022 c’è stata la cresta di un’onda di alte valutazioni delle obbligazioni; oggi, nel 2023, si vede questa onda, ma fino al 2020 sembrava tutto normale: gli etf obbligazionari stavano facendo il loro lavoro di rivalutazione delle quote (forse fin troppo); si vede bene dal grafico di ieag, che non è globale ma è quotato da piú tempo di altri. Chi ha acquistato titoli obbligazionari, in qualunque forma, durante questa cresta: oggi può essere in difficoltà (per esempio se ha investito, tutto in una volta, il trattamento di fine rapporto o altra liquidità che in qualche modo ha ottenuto una volta cessata l’attività lavorativa).

Considerando soltanto la parte che si è scelto di investire in obbligazioni: in quale modo ci si sarebbe potuti difendere dal calo delle quotazioni? Piú o meno etf obbligazionari? Piú o meno obbligazioni sciolte? Si tratta di trovare il meno peggio. Voglio ragionare sulla difesa del valore dei titoli, non sul reale potere di acquisto considerata l’inflazione.

Voglio restringere il ragionamento a chi è piú vulnerabile tra i fortunati.

Voglio esplicitare che essere “abbastanza fortunati” da poter investire, significa aver diviso in due i propri soldi: un accumulo per le emergenze, che nell’anzianità può anche essere in percentuale piú importante rispetto alle altre età (io sono pauroso); altri soldi da investire.

I fondi obbligazionari che mi interessano per il ragionamento sul portafoglio a due etf sono: aggh, vagf, ieag; sono quelli che considererei io per costruire un portafoglio cosí; sono quotati in Italia da “poco” tempo, perciò chi è anziano adesso probabilmente non li ha acquistati in grande quantità. Hanno avuto tutti un calo importante delle quotazioni.

Altri etf interessanti come aggg, non sono quotati su Euronext Milano; per qualche motivo (forse il semplice motivo è che ci sono troppe borse in Europa).

Questi etf forniscono una diversificazione tra emittenti e scadenze che non si può replicare con le obbligazioni sciolte; per questo credo che un anziano fortunato li debba scegliere. Cosa si sarebbe potuto fare con le obbligazioni sciolte?

Alcune obbligazioni governative, se acquistate prima di fine 2019, oggi sarebbero “già” in pareggio in termini di valutazione rispetto al prezzo di acquisto; mentre se acquistate dopo la fine 2019 sarebbero ancora in perdita; per esempio BTp Tf 1,60% Gn26.

Altre obbligazioni governative, sarebbero in perdita comunque se acquistate nel 2018 o 2019 perché i prezzi, oltre a essere “molto” al di sopra del valore di rimborso, erano a un livello che non è ancora stato raggiunto; per esempio BTp Tf 4,75% St28.

Le obbligazioni sciolte recupereranno prima degli etf? Forse sí.

Non so cosa pensare. La vita è dura!