Posted on Jun 30, 2021
In passato scrissi che uno dei pochi servizi digitali funzionanti (anche se migliorabili) offerti dalla Pubblica Amministrazione era il Fascicolo Sanitario Elettronico Regionale; ottenuta dal proprio medico di base un’impegnativa dematerializzata per visite o esami specialistici, il fser permetteva di eseguire da casa questa procedura:
Le superiori intelligenze della sanità cremonese hanno deciso di rovinare tutto; dal 01 ottobre 2020 l’asst Cremona ha deciso di creare un Centro Unico di Prenotazione (cup) aziendale, staccandosi da quello regionale; risultato: i due cup usano basi di dati separate e non sincronizzate, perciò le operazioni che prima erano possibili attraverso il fser (e le altre interfacce telematiche regionali) oggi non lo sono piú.
Sulla pagina web del cup asst Cremona è elencata la possibilità di eseguire operazioni tramite le infrastrutture telematiche regionali: è una menzogna. Restano due possibilità: un’ora di coda allo sportello fisico; giornate al telefono sperando di parlare con qualcuno allo sportello telefonico. Purtroppo non tutte le strutture private, ma convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale (ssn), si interfacciano con il fser.
Lo stato delle cose è cosí idiota che è possibile eseguire la seguente procedura:
vogliamo eseguire due ecocolordoppler? Perché no? Tanto paga il ssn!
Non mancano altre iniziative per distribuire felicità.
Di recente ho ricevuto il rinnovo della Tessera Sanitaria/Carta Regionale Servizi; sul retro è presente un codice a barre che permette la lettura del codice fiscale tramite dispositivi di scansione, presenti, per esempio, nelle farmacie e nei centri vaccinali. Senonché, sulle nuove carte, il codice a barre è piú stretto in orizzontale: linee e spazi sono cosí sottili che i dispositivi di scansione non riescono a rilevarli; la differenza è visibile a occhio nudo confrontando le nuove tessere con le vecchie.
Indubbiamente l’opportunità di scrivere a mano i codici fiscali era attesa da lungo tempo da farmacisti e sanitari: perché usare un dispositivo dedicato quando è possibile utilizzarne uno universale e ubiquo come la tastiera?
Evviva l’Italia digitalizzata!