Voglio concludere il ragionamento sui conti prepagati di cui ho scritto in precedenza (See Finanza personale in Marco’s 2024 Weblog). Quali che siano le mie osservazioni, ribadisco che avere un conto di pagamento prepagato è, nella mia opinione, cosa buona e giusta.
Ho l’impressione che le banche tradizionali offrano conti prepagati di mala voglia; alcune banche offrono questi prodotti solo a chi è già correntista con conto tradizionale; nella mia interpretazione di ciò che vedo sui siti: alcune banche offrono questo prodotto con poco entusiasmo, proprio per fare la bella figura di offrirlo anche loro. Non è particolarmente incoraggiante!
Sempre sul tema, ma in digressione: che differenza c’è, veramente, tra il fornire i dati della propria carta di pagamento e attivare un sepa Direct Debit (sdd)? Il servizio sdd è quello comunemente detto “domiciliazione bancaria degli addebiti”; mi rifiuto di ricordami come era chiamato prima. In sostanza, se fornisco i dati della mia carta di pagamento ad Amazon: autorizzo Amazon stessa ad addebitarmi gli importi dei miei acquisti quando gli pare; non è diverso da ciò che succede attivando un sdd; però con un sdd: esiste una registrazione associata al mio conto e legata ad Amazon.
Al giorno d’oggi è sicuramente piú facile fornire i dati della carta, rispetto ad attivare un sdd, ma solo perché non esiste un adeguato protocollo software per eseguire l’operazione. Giudico l’intera gestione degli sdd pessima, perché ha visto poca automazione via software. Gli sdd hanno dei vantaggi: a chi ho fornito le mie credenziali di pagamento? L’elenco degli sdd attivi dovrebbe essere disponibile tra i servizi di banca telematica; non esiste motivo tecnologico per cui un sdd non debba essere disattivato o eliminato a comando.
Chi ha il pan della mia carta di debito prepagata? Boh!
Esempio di vita: anni fa ho attivato un account con un noto servizio di pagamenti internazionali; ho registrato i dati della mia carta di pagamento prepagata; completate alcune operazioni, sono passati i mesi; ho dato l’ordine di cancellare quei dati, perché non volevo piú usare quel servizio; poi ho cambiato idea; quando ho provato a registrare di nuovo la carta, ho visto che i dati erano già presenti: non era stata cancellata come avevo chiesto!
Perciò chi ha il pan della mia carta di debito prepagata?
Se si abbandonasse l’idea della carta di pagamento, per abbracciare quella del conto di pagamento: credo che anche tutti i servizi oggi associati alle carte di credito si potrebbero offrire con un sdd, le carte resterebbero necessarie per le operazioni internazionali, ma all’interno della sepa non vi sarebbe motivo di usare la carta.
sdd com’è oggi non è l’ideale per i pagamenti da remoto: i tempi di ripudiabilità e non ripudiabilità probabilmente non sono adatti a garantire entrambe le parti di una transazione; però li si potrebbe adeguare.
È ben possibile che mi sfuggano livelli di complessità, ma mi sembra che i servizi sepa offrano possibilità migliori di quelle sfruttate finora.