Finanza personale (corretto)

Posted on Apr 20, 2024
Edited on Apr 26, 2024

Nota sulla seconda pubblicazione. Nella prima pubblicazione di questo scritto si è proposta la ripartizione del bollo sugli estratti conto corrente in parti uguali nei quattro trimestri dell’anno; in questa seconda pubblicazione: il calcolo è stato corretto per tener conto dell’effettivo numero di giorni per ogni trimestre. Anche l’affermazione sull’ammontare addebitato da alcune banche era sbagliata.

Sto facendo un giro sui siti delle banche per verificare lo stato del mercato delle carte di pagamento prepagate; io ho delle esigenze davvero minime: la maggior parte delle carte ha troppi servizi superflui per me, che non rendono economicamente giustificati i costi che sosterrei.

Cioè… Signora Banca… posso vedere i fogli illustrativi per favore? Io ho delle difficoltà: a volte, al supermercato, non vedo i biscotti che cerco anche se li ho davanti alla faccia; perciò magari sono io. Su alcuni siti il collegamento alla pagina dei documenti contrattuali è ben nascosto ma sono riuscito a trovarlo; su altri siti non lo trovo. Vorrei che i documenti con la descrizione formale delle condizioni contrattuali fossero facilmente accessibili perché te li sbattono in faccia; ma io sono io; quello che vuole sempre lamentarsi.

Mi sarebbe piaciuto differenziare acquistando una carta virtuale da una società con cui non abbiamo ancora rapporti in famiglia; probabilmente non riuscirò.

Carte limitate e carte evolute

Di seguito il riassunto di ciò che ho capito io, fino alla data odierna.

Si sono ormai affermate le denominazioni “carta con iban” e “carta senza iban”; suonano bene dal punto di vista del marketing; le ritengo pessime. Un modello mentale, secondo me, piú efficace, è pensare a questi strumenti finanziari come veri e propri conti correnti, corredati da un limitato numero di servizi ancillari rispetto al servizio principale: la custodia del contante. Il servizio assente piú caratteristico è la possibilità di “andare in rosso sul conto”: cioè la possibilità di eseguire alcuni pagamenti facendosi prestare i soldi dalla banca. La regolamentazione del “rosso” è stata aggiornata di recente, ma non è l’argomento di questo scritto.

Il vero strumento finanziario delle carte prepagate è l’associato conto di pagamento, che deve per forza avere le coordinate bancarie, incluso l’iban; al giorno d’oggi: anche i servizi di custodia piú elementari, come i libretti di risparmio postale, hanno le coordinate bancarie. La carta è solo un mezzo per ordinare pagamenti con regolamento su questo conto.

Le norme, però, distinguono tra:

la distinzione è contabile e fiscale. È in vigore il:

Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, numero 642. Disciplina dell’imposta di bollo.

con successive modifiche, che introduce l’imposta di bollo; nello ‘Allegato A - Tariffa - parte I - articolo 13’ si stabilisce che per gli ‘estratti di conto’ il cui saldo supera 150000,00 £ (Lire italiane) al momento dell’emissione è dovuto il pagamento dell’imposta di bollo; convertendo il limite in Euro: 150000,00 / 1936,27 ~= 77,468 €; l’ammontare dell’imposta di bollo è stato aggiornato negli anni a 2,00 €; una emissione, un bollo; 150 emissioni, 150 bolli.

Per un conto corrente tradizionale: lo stesso ‘Allegato A - Tariffa - parte I - articolo 13’ stabilisce che gli ‘Estratti conto, inviati dalle banche ai clienti’ sono soggetti a imposta di bollo annuale di 34,20 € se i titolari sono persone fisiche (100,00 € se il titolare è un condominio; come se il condominio fosse un’associazione a scopo di lucro!), se la giacenza media nel periodo rendicontato è maggiore di 5000,00 € (se è uguale a 5000,00 € non si paga); se il periodo rendicontato è un trimestre (ce ne sono quattro in un anno): l’imposta dovuta all’emissione dell’estratto conto trimestrale è ripartita in proporzione.

La durata di ogni trimestre è diversa; per ripartire correttamente l’ammontare di 34,20 € occorre calcolare la frazione di competenza per ogni trimestre; se come unità di granularità della misura del tempo si adotta il secondo: occorre tener conto del passaggio dall’ora solare all’ora legale; invece, si adotta come unità il giorno.

Mi sembra che diverse banche facciano pagare valori diversi, non so perché.

È in vigore anche la:

Direttiva 2014/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, sulla comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, sul trasferimento del conto di pagamento e sull’accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base Testo rilevante ai fini del SEE.

che aggiorna l’obbligo o meno dell’emissione di estratti conto.

C’è un mondo da capire sull’imposta di bollo, ma non è l’oggetto di questo scritto.

Comunque, occorre leggere i fogli informativi per capire qual è la categoria di carta prepagata che si sta esaminando; anche per non attendere invano un estratto conto che verrà mai reso disponibile!

No grazie

Ho installato sullo smartphone l’applicazione YAP di Nexi Payments (YAP è la parola pay scritta al contrario; ci ho messo un po’ a capirlo), per vedere che effetto fa; al primo avvio chiede troppi permessi di accesso alle informazioni di sistema e di rete: disintallata. È una nuova moda delle applicazioni bancarie? O è una vecchia moda e soltanto io non lo sapevo?